venerdì 8 luglio 2011

Novità sulla banda degli onesti



l'intervista di Nicola Penta (consulente della difesa di moggi) a radiosei :

Roma, 7 luglio 2011 –“Confermo che sulla Roma ci sono diverse telefonate, alcune delle quali imbarazzanti. La Lazio non ha le telefonate della Roma, quelle giallorosse sono più gravi, ma io non sono un inquirente e non sta a me farle emergere”. Parla così Nicola Penta - il consulente chiamato da Luciamo Moggi ad ascoltare le telefonate di Calciopoli - intervenuto stamattina ai microfoni di Sei Volte Buongiorno. L’ascoltatore di Moggi, inizia replicando alle accuse di sciacallaggio ai danni di Giacinto Facchetti, le cui telefonate sono emerse solo nel 2010. “Quando si chiudono le indagini non c’è subito il rinvio a giudizio, passano dei mesi, questo avviene nell’ottobre 2008 per l’indagine di Napoli che vede Moggi imputato di associazione a delinquere. La difesa dell’ex dirigente juventino ha avuto il famoso materiale con le 180.000 intercettazioni solo nel gennaio 2009: perché avremmo dovuto tirare fuori certe telefonate in pochi mesi quando gli investigatori ne hanno utilizzate 1000 in quattro anni?”. Penta è un fiume in piena, parla del lavoro dei nucleo investigativo dei carabinieri, soffermandosi sulla Lazio, citata in un’informativa di novembre 2005 nella quale i biancocelesti vengono definiti complici del sistema (vedi sezione audio, ndr). “Chi ha scritto questa informativa era in preda a una crisi, non dico di più, ricordo solo che il gruppo di lavoro era quello di via In Selci. Ma qui – precisa Penta senza alcuna sollecitazione esterna – chi ha innescato tutto questo meccanismo, e tra un po’ verrà fuori, è un ex dirigente di una squadra di calcio, al momento in Inghilterra…e non intendo dire altro. Tra una settimana verrà fuori, non tra un anno…”. Dalle informative “particolari” alle telefonate occultate il passo è breve, Penta regala un’altra chicca. “Ho fatto pervenire all’avvocato Gentile una conversazione tra Bergamo e Pairetto che scagiona l’arbitro Rocchi, indicato dall’accusa come complice della combine per Chievo-Lazio del 20 febbraio 2005 (0-1, gol di Rocchi, l’arbitro è stato assolto a Napoli in sede di rito abbreviato, ndr). Questo fatto è un’ulteriore prova che sono state nascoste prove che avrebbero alleggerito la posizione degli imputati, a tal proposito Penta rivela come il 90% dei brogliacci erano fuorvianti. “Credo che per questo motivo ci sarà una denuncia avverso chi ha fatto questo lavoro di indagine”, annuncia il consulente di Moggi. In Calciopoli ci sono state soprattutto due società avvantaggiate, l’Inter, a cui è stato assegnato lo scudetto, e la Roma, che da quinta si trovò seconda, quindi ammessa di diritto alla Champions della stagione 2005-2006. “Confermo che sulla Roma ci sono molte chiamate, alcune delle quali imbarazzanti. Queste conversazioni sono dello stesso tenore della Lazio? La Lazio non ha le telefonate della Roma, quelle giallorosse sono più gravi, ma io non sono un inquirente, non sta a me farle emergere. Io non so come abbiano fatto a mettere dentro la Lazio, l’avvocato Gentile la difenderà a dovere. La Lazio l’hanno dovuta mettere dentro perché Moggi da solo non poteva fare l’associazione a delinquere. Secondo l’accusa Lazio, Reggina e Fiorentina erano consulenti e collaboratori esterni, il Milan lo contrastava, ma Meani ha fatto 11.000 telefonate in 4 mesi, al 90% prima delle partite con arbitri e assistenti. All’epoca si poteva parlare con i designatori, che vengono dotati di due schede sim per comunicare con i dirigenti delle società, c’era una circolare destinata alla società che lo specificava, quindi parlere con i designatori non era reato”.

Gianluca La Penna, Radiose

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